Sinceramente non capisco come il prof. Conte possa rappresentare la continuità e Di Maio no.
Tra i due non esiterei. Immaginiamo Di Maio ministro degli interni (ovviamente lui non è interessato alle poltrone, salvo farsi tentare dal premierato che Salvini gli sta promettendo ogni giorno).
Inventore o comunque propalatore del felice sintagma "taxi del mare", il piccolo Salvini ha rivendicato il suo ruolo per le parti più schifose (in realtà lo è tutto) del decreto sicurezza bis, quelle che criminalizzano il soccorso e le ONG.
"Noi lavoriamo, continuiamo a lavorare e lo dimostrano i fatti: la confisca immediata delle navi delle Ong che violano le nostre leggi speculando sulla pelle dei migranti è nel Decreto Sicurezza Bis, grazie al MoVimento 5 Stelle! E grazie ai due firmatari: Anna Macina, capogruppo in Affari Costituzionali e Devis Dori, capogruppo commissione Giustizia, entrambi alla Camera.
Non appena il Parlamento approverà il Decreto, ogni nave che forzerà le nostre acque alimentando il traffico degli scafisti verrà dunque confiscata immediatamente e in via definitiva (non solo sequestrata per qualche giorno) e sarà data in dotazione alle nostre Forze dell’ordine, in particolare alla Capitaneria di porto.
In questo modo quelle Ong, che ogni giorno provocano l’Italia per finire sui giornali insieme ai loro amici del Pd, non potranno più tornare in mare a prendersi gioco del nostro Paese." (...)
Aldo Giannuli, nel tracciare un profilo e un tentativo di analisi della composizione del M5S, avanzava un "contigui alla sinistra". Certo, il paradigma indiziario rappresentato da quei candidati virtuali è contraddetto da quei ciuccioni naif che ancora oggi continuano a dichiararsi post-ideologici e dunque né di destra né di sinistra. Sarà che ho una certa età, ma mi è chiaro da sempre che chi ragiona in quel modo, con quel narcisismo da uomo nuovo, è necessariamente di destra. Una questione che si pose a partire dagli anni '40, grazie ad Alain, giornalista e filosofo, uno dei maestri di Raymond Aron, Simone Weil e Georges Canguilhem. Ancora di recente ho visto con gioia quel "Propos" ripreso da Donald Sassoon in un'intervista a la7. Aggiungo che, pur essendo anziano ma non ancora centenario, conoscevo quella icastica considerazione grazie a "Passi falsi" di Maurice Blanchot.
E poi, cosa se ne è fatto il PD del mantra renziano "abbiamo perso le elezioni, ora governino loro (se ne sono capaci)". La via del saggio consiste nell’essere generoso e nel non competere. Ancora Lao Tsu: "Chi sa vincere non ha bisogno di dar battaglia, chi sa guidare gli esseri umani si mette al loro servizio". Infatti, non ne erano capaci.
Con l'aggravante che oggi sono diventati di destra, seriamente di destra. Di estrema destra il governo al quale concorrono, anche se non lo sanno: si credono ancora post-ideologici e quello snob di Di Battista va dicendo che “L’accoglienza oggi non è un valore. Il dibattito sulle ong mi annoia e annoierà presto gli italiani”. Hanno cominciato col derogare al rigore che li voleva inflessibili, anche per un avviso di garanzia, hanno finto una decisione condivisa per la nave "Diciotti", ora fanno a gara con la Lega a inasprire, in modalità kafkiana più che anticostituzionale, le norme contro le ONG. Dovrebbero essere sufficientemente alfabetizzati/telematizzati, con tutte quelle pippe sulla democrazia diretta e la piattaforma Rousseau, e invece sono così ciuccioni, masochisti, disinformati e poco garantisti da abboccare alla prima sciocchezza che gira su Soros. Che ovviamente viene da una cucina di destra, di estrema destra.
Mi scusi signor ministro, ma al netto della sua sicura buona fede, è la reiterazione della mossa sul taglio dei parlamentari, ma se il governo è finito, perché continua a chiedere di votare provvedimenti alla Lega? tatticamente è un suicidio, salvo che non sia vero quanto si sente sulle pressioni del leghista (ops) Gianluigi Paragone per convincervi ad andare a votare, così Di Battista prenderà il suo posto alla testa di quattro gatti. Mi perdoni, sono stato un suo sostenitore, ma qui siamo in piena emergenza democratica con un blitz di ferragosto senza precedenti accompagnato dall'esplicita richiesta di pieni poteri, e se persino Renzi si sta comportando responsabilmente - che lo faccia per interesse o meno il risultato è quello -, si prenda anche lei qualche giorno di pausa e assecondi, come dice di fare, il Presidente Mattarella
(Carlo Rosselli, su Facebook)
Aggiungo che, così come Zingaretti si occupa del suo partito, il capo-politico del M5S dovrebbe dedicarsi in fretta a quei 6 milioni di voti persi (tra cui il mio). Pure considerando che uno studio indipendente ha calcolato che il M5S perde un voto ogni 30 secondi.
Perciò il saggio (Zingaretti) considererà Conte il male minore, che evita un male maggiore, come un bene. (pseudo-Spinoza)
potrebbe interessarti anche questo:
a partire dagli scritti di Aldo Giannuli
Nessun commento:
Posta un commento
cosa ne pensi?
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.