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martedì 26 dicembre 2017

Intellettuali vegetariani

Ci fu un giorno in cui Pasquino Crupi (che evidentemente molto antipatizzava con  Ora Esatta) mi diede dell'intellettuale vegetariano. Per lui doveva essere il massimo dell'offesa (Nunzio Scalercio avrebbe graduato il sintagma con un valore offensivo del 100%). Ma a me piacque, pur non ritenendomi un intellettuale e nemmeno vegetariano, pur mangiando di tanto in tanto carne, insomma con qualche senso di colpa, cercando di non pensare agli allevamenti intensivi e alla brutalità delle soppressioni. Insomma, pur non giocando nel campo avverso a un Camillo Langone, l'appellativo era preciso e sottoscrivibile.
Non intendendo che accogliere una sua critica era il mio modo di omaggiarlo, il caporedattore di Cronache delle Calabrie propose la censura al mio ricordo crupiano ma Guzzanti al volo lo mandò affanculo. 
Questa favoletta insegna che la gloria è il sole dei morti e che trovo commovente la piaggeria dei viventi.