Blog di servizio

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lunedì 26 dicembre 2022

Logo e gift per il primo tesseramento

 Marcello Walter Bruno

acronimizzato: Emmevubì


L'acronimo (dal greco ἄκρον, àkron, "estremità" + ὄνομα, ònοma, "nome"), o inizialismo, è un nome formato con le lettere o le sillabe iniziali (o talvolta anche finali), o più genericamente con sequenze di una o più lettere delle singole parole o di determinate parole di una frase o di una denominazione, leggibili come se fossero un'unica parola.


























sabato 24 dicembre 2022

Tutti quegli uomini che un uomo intelligente e lucido sospetta di essere

 Dopo l'affettuoso e pepato commiato di Gianni Canova, critico cinematografico e rettore IULM, una stimata collega (non stiamo facendo dell'ironia) ci fa sapere che però "Marcello non ha mai voluto neanche tentare il concorso da ordinario. Era lui che non ne voleva sapere. Figurati che non caricava neanche le pubblicazioni sul sito del Miur".



 photo: Annarosa Macrì
(anche se Annarosa dice che non lo sa)



MWB con Gianfanco Donadio e Diego Mazzei



 “I DISTANTI”

Figure della presa di distanza.

 

Il poeta, l'artista, è da sempre un abitante della distanza. La storia della poesia un catalogo dei suoi luoghi: eccentrico, folle, fanciullino, dandy, snob, flaneur, dilettante.

Se la poesia riuscita è contraddistinta dall'assunzione di una distanza critica e che sappiamo triplice o forse quadrupla (come abbiamo visto poc'anzi, dalla lingua dei padri - nel senso di Bloom - dal poetese, dall'obbligo del grande stile e dei grandi temi ispiratori, dalle medietà e dalle mediocrità connesse), c'è pure - col dovuto rimbalzo - una distanza critica che s'incarna, modella i corpi, diventa gesto, s'inscena nel teatro del mondo, poi forse si stempera nei grandi numeri delle mode culturali. In ogni caso si tratta di esploratori di “territori stranieri interni”; espressione freudiana così mis-tradotta da Habermas, forse per riferirsi alla Unheimlickeit.

A sentire Ermanno Krumm (Il ritorno del Flåneur, Boringhieri, 1983) si abbraccia “una vasta porzione di testualità vagabonda che va da Montale a Zanzotto”. Per Frediano Sessi (‘Alfabeta’, n.67), è Cesare Ruffato, con Minusgrafie (1978) e Parola bambola (1983), il campione della “conflagrazione silenziosa della lingua”, del vagabondaggio tra significante e significato; ma noi gli preferiamo i meridionalissimi botti bonazziani.

Valentino Zeichen (forse non a caso emigrato da Fiume a Roma) - tra lo snob, il dandy e il flaneur - persegue invece una poesia che di distanze ne mette in gioco di molteplici. Come stile, a volte come spocchia, sempre come disincanto e neutralizzazione del pathos, come cinismo e ironia della frase, della punteggiatura e degli enjambements.

 

“(...)

A ogni inizio di stagione,

fuori della mitica caverna

sfilano le lunghe sagome

e le preferenze degli amanti

vanno alle collezioni autunno-inverno

che assottigliano le figure;

seviziate dagli stilisti, poiché

neanche nel mondo degli spiriti

vengono tollerati i grassi".

 

venerdì 2 dicembre 2022

MWB reload (liminari di una associazione culturale)



Come aprire questa porta 


  1. Redazione dello statuto e dell'atto costitutivo: la prima fase è la stesura dello statuto e dell'atto costitutivo dell'associazione. Gli associati fondatori stabiliscono in questi documenti gli scopi (specificando la finalità di svolgere e/o promuovere attività culturali), l'amministrazione, la gestione del patrimonio e tutte le regole generali sia riguardo il funzionamento dell'organizzazione sia riguardo diritti e doveri degli associati.
  2. Sottoscrizioni dei fondatori e costituzione: dopo la redazione bisognerà firmare atto costitutivo e statuto per completare la costituzione. Non sarà necessario che questo avvenga davanti a un notaio. La sottoscrizione di tutti i fondatori è sufficiente per dar vita all'associazione e per procedere con le operazioni successive.
  3. Registrazione e codice fiscale: il presidente dell'associazione dovrà chiedere l'attribuzione del codice fiscale e la registrazione dell'associazione all'Agenzia delle Entrate per poter compiere determinate operazioni (ad esempio l'apertura di un conto corrente o la firma di contratti) e accedere alle agevolazioni fiscali di settore. Questi passaggi non sono strettamente obbligatori ma scegliendo di non effettuarli l'ente sarà molto limitato nelle sue attività e rimarrà una sorta di "accordo privato" tra gli associati.
  4. Richiesta della partita IVA: è necessaria l'apertura della partita IVA se l'associazione effettua attività commerciale (ad esempio la vendita di beni o servizi) in maniera continuativa, vale a dire avvalendosi di un'organizzazione stabile di mezzi e persone. Questo tipo di attività dovrà essere sempre ausiliaria e mai prevalente rispetto alle attività istituzionali dell'ente. Se l'attività commerciale è occasionale non è necessario aprire la partita IVA.

"Quel che so di Stanley Kubrick l'ho imparato da te". Gianni Canova (rettore IULM)