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venerdì 26 febbraio 2016

La metro non ci serve. Ma ...



(sposto qui un pezzo di discussione che si è sviluppata su Facebook)


di Aldo Presta

Caro Geppino, allora provando a restare al merito delle questioni e senza toni da crociata con le truppe schierate a fare ammuina. 
1. il tema del finanziamento esiste oppure no? Per piazza Bilotti è valso (finanziamento e progetto esistevano e Mario è stato bravo a recuperali e realizzare); per la metropolitana no?

2. a scanso di equivoci: io sono preliminarmente contrario a tutti gli interventi invasivi proprio tipo il parcheggio di piazza bilotti nel cuore delle città, a meno che non siano riqualificazioni e recuperi. E non è questo il caso. Sono per interventi leggeri e reversibili, sostenibili dal punto di vista ambientale e con una visione "ecologica" del progetto e dei materiali. E ovviamente della funzione. Il parcheggio poteva tranquillamente essere risolto nella zona delle autolinee, con un parcheggio fuori quota (come fanno in tutta europa), e con altri parcheggi fuori terra, nelle zone di accesso alla città. E pensare a piazza Fera-Bilotti in modo specifico. 



uno schizzo dell'arch. Pietro Caruso


(giusto per situare: il concorso d'idee per Piazza Fera)


3 inutile ricordare che strutture come quella di in corso di realizzazione siano già ampiamente sottoutilizzate in altre parti della città, esempio massimo il parcheggio del tribunale. 

4. musei virtuali, centri culturali, magari ne potremmo parlare volentieri a parte, ma in questa città c'è un proliferare di sigle e acronimi museali senza uno straccio di progetto culturale, senza identità, senza futuro, e molto provinciali. L'arte contemporanea è una cosa diversa (e per gente e territori ricchi, purtroppo). Il museo virtuale si avvia nelle stesse direzioni. 

5. Metropolitana leggera. Non ne so molto del progetto esecutivo. mi piacerebbe che qualcuno lo spiegasse per bene alla città. Mi fa impressione la cifra, ma non posso pensare che qui non si possano fare investimenti di questa natura (soprattutto se davvero dovesse diventare un'infrastruttura dell'area urbana). E poi in tutta europa so però che il trasporto urbano è meravigliosamente su rotaia (di superficie quello più gestibile, ecologico e a basso impatto ambientale), perché qui è visto come fumo negli occhi? Il progetto in quali parti si può migliorare? certo che non deve essere toccato il verde di viale parco, ma le rotaie dovrebbero passare sulla carreggiata, o no? e così via. 

6. Per completare il ragionamento. Mi piacerebbe vivere in una città amministrata da qualcuno che consultasse prima i cittadini, che davvero facessi una politica di condivisione "prima", non a truppe schierate. Ad esempio, dove è stato deciso, e in che modo, che al posto dell'ex hotel jolly debba nascere un altro "museo"? non era forse quello proprio il caso di avviare una riflessione collettiva sulla sua destinazione? in europa fanno così, come tu ben sai. Ma quella è un'altra storia.


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